Effetto di Empagliflozin sul peggioramento degli eventi di insufficienza cardiaca nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione conservata: studio EMPEROR-preserved
Empagliflozin ( Jardiance ) riduce il rischio di morte cardiovascolare o di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione conservata ( HFpEF ), ma sono necessari ulteriori dati sul suo effetto sugli eventi di insufficienza cardiaca ospedaliera e ambulatoriale.
Sono stati assegnati in modo casuale 5.988 pazienti con insufficienza cardiaca di classe da II a IV con una frazione di eiezione superiore al 40% al trattamento in doppio cieco con placebo o Empagliflozin ( 10 mg una volta al giorno ), in aggiunta alla terapia abituale, per una mediana di 26 mesi.
Sono state raccolte in modo prospettico informazioni sugli eventi ospedalieri e ambulatoriali che riflettevano il peggioramento dell'insufficienza cardiaca e sono state prespecificate le loro analisi in endpoint individuali e compositi.
Empagliflozin ha ridotto il rischio combinato di morte cardiovascolare, ospedalizzazione per insufficienza cardiaca o visita di emergenza o urgente per insufficienza cardiaca che richiedeva un trattamento endovenoso ( 432 vs 546 pazienti Empagliflozin vs placebo, rispettivamente; hazard ratio, HR=0.77; P minore di 0.0001 ).
Questo beneficio ha raggiunto la significatività statistica 18 giorni dopo la randomizzazione.
Empagliflozin ha ridotto il numero totale di ricoveri per insufficienza cardiaca che hanno richiesto terapia intensiva ( HR=0.71; P=0.028 ) e il numero totale di tutti i ricoveri che hanno richiesto un vasopressore o farmaco inotropo positivo ( HR=0.73; P=0.033 ).
Rispetto ai pazienti nel gruppo placebo, un minor numero di pazienti nel gruppo Empagliflozin ha riportato un'intensificazione ambulatoriale dei diuretici ( 482 vs 610; HR=0.76; P minore di 0.0001 ) e i pazienti assegnati a Empagliflozin hanno avuto dal 20% al 50% in più di probabilità di avere una migliore classe funzionale NYHA, con effetti significativi a 12 settimane che sono stati mantenuti per almeno 2 anni.
Il beneficio sui ricoveri per insufficienza cardiaca totale è stato simile nei pazienti con una frazione di eiezione da superiore al 40% a inferiore al 50% e dal 50% a inferiore al 60%, ma è risultato attenuato a frazioni di eiezione più elevate.
Nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione conservata, Empagliflozin ha prodotto una riduzione significativa, precoce e prolungata del rischio e della gravità di un'ampia gamma di eventi di peggioramento dell'insufficienza cardiaca ospedaliera e ambulatoriale. ( Xagena2021 )
Packer M et al, Circulation 2021; 144: 1284-1294
Cardio2021 Farma2021
Indietro
Altri articoli
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Intervento sullo stile di vita con camminata per i pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio WATCHFUL
L’attività fisica è fondamentale nella gestione dell’insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta e la camminata integrata nella vita quotidiana...
Effetti della Semaglutide su sintomi, funzionalità e qualità di vita nell'insufficienza cardiaca con frazione di eiezione preservata e obesità: analisi prespecificata dello studio STEP-HFpEF
I pazienti con insufficienza cardiaca ( HF ) con frazione di eiezione conservata ( HFpEF ) e obesità presentano un...
Effetti cardiaci e metabolici di Dapagliflozin nell’insufficienza cardiaca con frazione di eiezione preservata: studio CAMEO-DAPA
Gli inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 ( SGLT2 ) riducono il rischio di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca nei...
Sospensione in cieco del trattamento randomizzato a lungo termine con Empagliflozin oppure placebo nei pazienti con insufficienza cardiaca
Non è noto se i benefici degli inibitori del cotrasportatore sodio-glucosio di tipo 2 ( SGLT2 ) nell’insufficienza cardiaca persistano...
Fattori di rischio per insufficienza cardiaca tra i sopravvissuti paneuropei al tumore infantile: studio PanCareSurFup e ProCardio
L'insufficienza cardiaca ( HF ) è una complicanza potenzialmente pericolosa per la vita del trattamento del tumore infantile. È stato valutato...
Endotelina-1, esiti nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ed effetti di Dapagliflozin: studio DAPA-HF
ET-1 ( endotelina-1 ) è implicato nella fisiopatologia dell'insufficienza cardiaca e della malattia renale. La sua importanza prognostica e la...
Valutazione del metabolismo, della funzione e della fisiologia dell'energia cardiaca nei pazienti con insufficienza cardiaca che assumono Empagliflozin: studio EMPA-VISION
Gli inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio 2 ( SGLT2 ) sono emersi come trattamento fondamentale per i pazienti con insufficienza cardiaca...
Associazione tra livelli di emoglobina ed efficacia del Carbossimaltosio ferrico per via endovenosa nei pazienti con insufficienza cardiaca acuta e carenza di ferro: analisi del sottogruppo AFFIRM-AHF
La carenza di ferro, con o senza anemia, è un fattore prognostico sfavorevole nell’insufficienza cardiaca ( HF ). Nello studio...
Effetto di Dapagliflozin sugli eventi di insufficienza cardiaca totale nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione leggermente ridotta o preservata: analisi prespecificata dello studio DELIVER
Nello studio DELIVER ( Dapagliflozin Evaluation to Improve the Lives of Patients With Preserved Ejection Fraction Heart Failure ), Dapagliflozin...